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Come imparare a leggere bene? A saper valutare criticamente un testo? Ecco un consiglio sperimentato: imparate le tecniche di scrittura senza per forza dover scrivere. Ci sono persone che frequentano i corsi di scrittura ma non scrivono. Proprio così. Mettono in chiaro le cose fin da subito. Perché una persona che non scrive dovrebbe seguire un corso di scrittura? Non sarebbe meglio cucina o tango argentino o un corso d’inglese che serve sempre?

Negli ultimi tempi queste persone sono aumentate e allora ho cercato di indagarne le ragioni. Alcuni hanno il desiderio di mettersi a scrivere ma non si sentono pronti e quindi la loro presenza è puro apprendimento; altri non scrivono perché non hanno tempo, sanno che nella scrittura è necessario investire energie e quindi preferiscono non cimentarsi fino a quando sapranno di poterlo fare; altri sono curiosi di conoscere le tecniche di scrittura così come le modalità per fare le migliori lasagne.  C’è anche un’altra tipologia: i lettori appassionati.

Chi è lettore, lettore appassionato, è  attratto da  scrittura (e dai suoi segreti) visto che fa così parte della sua vita, delle sue abitudini e dei piaceri quotidiani. Conoscere i meccanismi della scrittura rende lettori più consapevoli.  Comprendere che cosa ci stia dietro a quella storia che tanto ci ha affascinato, a questi personaggi così ben costruiti da sentirli vivi e vederli agire sulla scena della vita come fossero nostri conoscenti  ha una portata notevole. Vuol dire entrare nel testo, nella sua intima creazione.  Il linguaggio e lo stile diventano chiavi di lettura, la struttura narrativa ci rivela l’autore.

Mi sono resa conto quanto affrontare le tematiche legate alla scrittura possa generare lettori più attenti, più consapevoli e di conseguenza anche l’acquisto di un libro e il passaparola (a cui spesso si devono le vendite maggiori) avranno ben altra connotazione.

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