
Come scrivere una storia: ci hai mai pensato? Magari l’hai scritta o, forse, ne hai scritte tante. Le storie ci circondano, mi viene da dire che siamo fatti di storie e, a dire il vero, ci aiutano a vivere meglio, più consapevoli di chi siamo e del nostro vissuto.
“Raccontare – scrive Matteo Caccia nel suo libro Voci che sono la mia. Come le storie ci cambiano la vita – significa dare vita. E, nello stesso tempo, sentirsi vivi. È impossibile concepire un’esistenza che non possegga l’esperienza quotidiana delle storie. Ci verrebbe a mancare il respiro necessario per sopravvivere”.
Ecco, credo che le storie ci facciano sentire vivi, partecipi. Io lavoro con le storie e sono consapevole del mondo particolare in cui mi muovo ogni giorno. Quando, poi, ci si appresta a scrivere una storia, pur avendola magari già bene in mente o non avendo un’idea precisa, sorgono tante domande che meritano risposta, o almeno, un tentativo di risposta.
Come si inizia a scrivere una storia?
Da dove si inizia a scrivere una storia?
Scrivere una storia può sembrare un compito difficile, ma in realtà è più semplice di quanto si possa pensare se abbiamo voglia di metterci alla prova, di sperimentare e di non lasciarci scoraggiare da qualche tentativo non riuscito. La prima cosa da fare è trovare l’ispirazione. Già, come se la vendessero al chilo. No – l’ha sotenuto anche Hanif Kureishi nel suo libro Da dove vengono le storie? un testo quasi introvabile – non si può uscire a fare la spesa di idee. Però si può stare attenti e osservare la realtà con attenzione e sensibilità, con sguardo attento e mente aperta. Ci sono molte fonti d’ispirazione, anzi, direi innumerevoli: esperienze personali, eventi storici, film o libri che ti hanno colpito, vicende che ti hanno raccontato, che hai sentito in treno o mentre facevi la fila alla cassa del supermercato.
L’incipit: deve essere coinvolgente
Una volta trovata l’ispirazione, è importante avere un’idea chiara dell’inizio della storia. L’incipit deve catturare l’attenzione del lettore e farlo sentire coinvolto nella narrazione. Ci sono diverse tecniche per dare il via a una storia.
- Si può partire con un dialogo tra i personaggi: questa scelta richiede una certa maestria; lo scambio di battute deve far comprendere al lettore dove si trova, in quale situazione e con chi.
- Descrivere l’ambientazione in cui si svolge la vicenda: è l’incipit più accreditato perché rassicura (in genere) il lettore e lo colloca in un luogo e in un tempo. Bisogna stare attenti a non cadere nelle descrizioni consuetudinarie e magari evitare, per lo più, frasi fatte del tipo “era una bella giornata di primavera” oppure “i raggi del sole filtravano dalle persiane”, roba del genere.
- Utilizzare una domanda provocatoria che spinge il lettore a voler conoscere di più. A essere onesta, non amo molto questo tipo di attacco perché spesso ci si esprime con una domanda molto retorica, tipo “ma che ci facevo io lì?”.
Punto di vista e struttura della storia
È importante – se ti stai chiedendo come scrivere una storia nel miglior modo possibile – anche stabilire il punto di vista narrativo: si può scegliere di raccontare la storia in prima persona o in terza persona. A questo proposito ti voglio consigliare un articolo che ho scritto e che approfondisce in maniera dettagliata proprio questo argomento: Narrazione: quale voce scegli per raccontare la storia. Inoltre, è necessario decidere in quale epoca la storia si svolgerà e quali saranno i personaggi principali.
Un altro aspetto fondamentale riguarda la struttura della storia. Utile creare una sorta di mappatura esterna e interna. Va data una suddivisione in parti o capitoli e gli stessi capitoli potrebbero essere suddivisi in paragrafi. Bisogna decidere quanti capitoli ci saranno e come verranno organizzati. Importante è poi la struttura interna della storia che va costruita con molta attenzione. Ci deve essere un percorso, uno sviluppo attraverso cui la vicenda inizia, si svolge e giunge a conclusione. Esistono numerose tecniche e teorie che si rivelano davvero utili.
Ti rimando a un altro articolo molto approfondito e interamente dedicato alla tematica: La struttura narrativa: sviluppare la trama di una storia. È importante mantenere una coerenza narrativa e non confondere il lettore. Infine, per scrivere una buona storia è necessario avere una certa dose di creatività e fantasia. Non bisogna aver paura di osare e sperimentare nuove idee. Scrivere una storia può essere un processo lungo e faticoso, ma se si segue una corretta metodologia e si ha la passione per la scrittura, il risultato finale sarà sicuramente soddisfacente.
Si può partire con un dialogo tra i personaggi: questa scelta richiede una certa maestria; lo scambio di battute deve far comprendere al lettore dove si trova, in quale situazione e con chi.

Ma come scrivere una storia che appassioni?
Scrivere una storia capace di appassionare, come si fa?
- È utile fare una lista di tutti gli eventi importanti che accadranno e come influiranno sui personaggi, così da avere una visione d’insieme della storia. Puoi pensare a una mappa, alla vera e propria progettazione della trama con una visione globale e allo stesso tempo capillare di tutta la narrazione.
- I personaggi devono essere ben sviluppati e credibili, con caratteristiche distintive che li differenzino dagli altri. Dedica tempo allo studio dei personaggi. Consiglio sempre di scrivere una mini-biografia di quelli principali in modo da conoscerli bene, da farli agire nel modo giusto. I personaggi sono la storia: senza di loro che avremmo da raccontare? Se ci pensi, che cosa ti affascina e ti conquista quando guardi un film o leggi un libro? La vita del personaggio, le sue vicende, gli ostacoli che deve superare, le sue vittorie. Soffri e gioisci anche tu. Potere delle storie umane. E quelle dei protagonisti della tua storia non sono altro che storie umane anche quando le portiamo nel mondo fantascientifico o distopico.
- Inoltre, per mantenere l’attenzione del lettore, per fare in modo che legga con passione, è fondamentale avere un buon avvio. Il primo capitolo o la prima scena devono catturare il suo interesse e fargli desiderare di scoprire cosa accadrà dopo. È possibile creare suspense o mistero attraverso un evento inaspettato o una situazione intrigante. Devi saper seminare curiosità per generare attesa.
- Un altro aspetto importante da considerare è l’ambientazione della storia. L’ambientazione dovrebbe essere descritta in modo dettagliato, o meglio, adatto a quello che racconti, in modo che il lettore possa immaginare chiaramente il mondo in cui i personaggi vivono e le sfide che dovranno affrontare. Ci sono molti testi in cui l’ambiente stesso diventa personaggio.
- La narrazione deve essere fluida e coinvolgente, evitando ripetizioni o descrizioni troppo lunghe. È importante mantenere un ritmo costante nella storia, alternando momenti di tensione ad altri più tranquilli per creare equilibrio.
- Non dimenticare quanto sia essenziale ideare un finale soddisfacente. La conclusione deve risolvere tutti i conflitti aperti durante la storia e fornire al lettore una risposta alle domande che si era posto durante la lettura.
Per scrivere una storia che appassioni occorre una buona preparazione iniziale, personaggi credibili e ben sviluppati, un inizio intrigante, una narrazione fluida e un finale soddisfacente. Con la giusta attenzione a questi elementi, è possibile creare un racconto che intrighi il lettore.
Passare alla fase della scrittura
Una volta stabiliti questi elementi di base, si può iniziare la fase della scrittura vera e propria.
Durante la scrittura, va mantenuto un tono coerente e una buona congruenza tra le varie parti della storia. Inoltre, è fondamentale utilizzare un linguaggio chiaro per evitare di confondere il lettore. Chi legge non dovrebbe mai essere costretto a rileggere per capire che cosa stiamo dicendo.
Dovresti anche valutare che il linguaggio che hai scelto per narrare la tua storia sia quello giusto e funzionale. Ricorda che determini il linguaggio anche e soprattutto in base al pubblico a cui ti stai rivolgendo.
Infine, una delle parti più importanti della scrittura di una storia è l’editing. Dopo aver completato la stesura del testo narrativo, è necessario rileggerlo attentamente per individuare eventuali errori grammaticali, di sintassi o anche ortografici e correggerli. Ti consiglio, a questo proposito, la lettura dell’articolo Errori ortografici. Ecco i più diffusi
Questo è l’editing di base, c’è poi un editing approfondito che invece riguarda l’analisi della coerenza narrativa, la tenuta dello sviluppo della storia: in questo ambito, può essere utile affidarsi a un editor. Se vuoi approfondire la questione dell’editing, leggi Editing: come farlo e perché è necessario
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