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esercizi di scrittura creativa

Romanzo corale: qual è il significato di tale definizione? Unione di più voci. Non è proprio così.  Sembra facile, ma il fatto che entrino in gioco più voci o che si racconti una storia comune non bastano a identificare questo genere letterario.

Il romanzo corale  si riconosce per la presenza di un ampio e variegato insieme di personaggi, ognuno dei quali ha un ruolo significativo nella narrazione. Questo tipo di romanzo si concentra sulla rappresentazione di molteplici punti di vista, voci e storie, che si intrecciano per creare un quadro complesso e ricco della società o dei luoghi in cui è ambientato.  Ecco, è proprio su questo che va posto l’accento: le diverse voci danno vita a un’unica voce. Tanti anni fa, non ero un’estimatrice dei romanzi corali ma, con il tempo, ho imparato ad apprezzarli, forse perché ho cercato di orientarmi sempre di più verso la qualità. Ho riletto i classici – alcuni, a dire il vero, li avevo già apprezzati negli anni del liceo – e ho scoperto nuovi autori e autrici che hanno scritto storie corali davvero coinvolgenti.

Forse può essere utile esplorarne le caratteristiche principali in modo da poterlo riconoscere con facilità quando lo leggiamo. 

Caratteristiche del romanzo corale 

Ci sono degli elementi che ci permettono di identificare il romanzo corale e sono per lo più oggettivi. Poi, io penso che il romanzo corale “si senta”, ci arrivi attraverso una percezione netta: quella che stiamo ascoltando è una voce sola, formata però da tante voci.

Ecco che cosa caratterizza il genere.

  • Narrazione multipla: aspetto, a mio avviso, davvero importante e cioè la storia viene raccontata attraverso il punto di vista di diversi personaggi, ognuno dei quali contribuisce in modo unico alla trama generale. Questo approccio permette ai lettori di ottenere una comprensione più completa degli eventi e dei personaggi stessi.
  • Diversità di personaggi: nel romanzo corale, vi sono numerosi personaggi, ognuno con le proprie caratteristiche, voci e storie. Questa diversità è spesso utilizzata per rappresentare una vasta gamma di esperienze umane che al romanzo corale conferiscono il vero significato, il suo senso.
  • Intrecci delle trame: le storie dei vari personaggi si intrecciano in modi diversi, creando connessioni e interazioni che aggiungono complessità alla trama. Questi intrecci possono essere espliciti o sottili, ma contribuiscono sempre alla coesione del romanzo.
  • Contesto sociale e storico: il romanzo corale spesso mira a riflettere un’intera comunità o società, e quindi offre una rappresentazione dettagliata del contesto sociale e storico in cui si svolge la storia. Questo può includere descrizioni di luoghi, tradizioni, eventi storici e dinamiche sociali. Fateci caso quando leggete questo tipo di narrazioni: è un aspetto che non può mancare.
  • Profondità psicologica: l’approfondimento psicologico è sempre presente, è ben condotto e permette a chi legge di conoscere sempre meglio e in maniera profonda i personaggi della storia.
  • Temi universali: il romanzo corale spesso affronta temi universali come l’amore, la perdita, l’amicizia, il conflitto, la difesa dei diritti, il desiderio di migliorare le proprie condizioni di vita, l’affermazione di valori in cui si crede e la ricerca di significato nell’esistenza. Questi temi aiutano a connettere i lettori alle storie e ai personaggi.
  • Stile narrativo flessibile: gli autori di romanzi corali utilizzano spesso uno stile narrativo flessibile, che può includere diverse voci, stili di scrittura e prospettive. Questo rende il romanzo più dinamico e coinvolgente. Se ci pensiamo, è necessario e deriva proprio dalla messa in campo di diverse voci narranti.
  • Critica sociale: molti romanzi corali cercano di analizzare e criticare aspetti specifici della società o della cultura in cui sono ambientati. Possono far emergere questioni sociali, politiche o morali attraverso le storie dei personaggi.

Il romanzo corale è un genere letterario che si caratterizza per la presenza di un ampio e variegato insieme di personaggi, ognuno dei quali ha un ruolo significativo nella narrazione. 

Romanzi corali italiani 

Il nostro Paese è stato ed è produttore proficuo di romanzi corali.

Merita di essere citato quello che definirei un  romanzo corale per eccellenza, un classico, emblematico del genere e cioè I Malavoglia di Giovanni Verga, pubblicato nel 1881. Racconta la storia la storia di una famiglia di pescatori di Aci Trezza, un paesino siciliano vicino a Catania. I personaggi sono legati tra loro dalla cultura a cui appartengono anche se compiono scelte differenti, le loro vite però sono accomunate da un destino tragico. Quindi, se si vuole avere un’idea chiara di che cosa s’intenda, di quale sia il significato di romanzo corale, questo è il libro giusto da leggere.

I Promessi Sposi di Alessandro Manzoni, che fu pubblicato per la prima volte nel 1827, è  uno dei romanzi corali più famosi della letteratura italiana; ambientato in Lombardia durante l’epidemia di peste del XVII secolo. Tutti i personaggi – principali e secondari – concorrono a dare una quadro autentico della società dell’epoca.

Non a caso si cita poi come esempio di romanzo corale Gli indifferenti  di Alberto Moravia (pubblicato nel 1929), una descrizione spietata della borghesia italiana nel periodo tra le due guerre mondiali. La storia ruota attorno alla famiglia di Leo, ma esplora anche le vite e le prospettive di altri personaggi che gravitano intorno a loro.

Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa: uscito nel 1958, ambientato in Sicilia durante il Risorgimento italiano, segue le vicende della famiglia aristocratica dei Salina. Mentre il Principe di Salina è il personaggio principale, il romanzo offre una panoramica delle trasformazioni sociali e politiche dell’epoca attraverso una serie di personaggi e la loro evoluzione.

Se questo è un uomo  di Primo Levi: non è un romanzo tradizionale, ma un’autobiografia che racconta, come purtroppo sappiamo, l’esperienza di Primo Levi nei campi di concentramento nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale. Nel libro però sono racchiuse storie e voci di altri prigionieri, creando un potente ritratto collettivo della sopravvivenza e della disumanizzazione.

Il ventre di Napoli di Matilde Serao scritto nel 1884 e il 1904 e pubblicato nel 1906, ci offre una visione particolareggiata della Napoli del XIX secolo, con una serie di personaggi che rappresentano diversi aspetti di quella società. Emerge forte la voce dell’autrice a condannare la condizione in cui è tenuto il Meridione. Lo sto rileggendo proprio in questi giorni e devo dire che merita a pieno la definizione di romanzo corale.

Questi romanzi italiani rappresentano diversi periodi storici e stili narrativi, ma condividono tutti la caratteristica di esprimere le condizioni di una coralità, di un gruppo umano, manifestano un sentire, uno stato e spesso una condizione di sorprusi e dolori.

 

Romanzi corali contemporanei 

Nella letteratura italiana contemporanea, la narrativa corale continua a essere un genere popolare e molto apprezzato dal pubblico dei lettori. Gli autori spesso utilizzano questa tecnica per esplorare le dinamiche sociali, culturali e politiche dell’Italia di oggi attraverso una varietà di voci e prospettive.

Vorrei citare due testi e quindi due autrici che, insieme a Laura Di Gianfrancesco, ho avuto la possibilità e l’onore di intervistare nell’ambito della nostra Rassegna “Una storia fantastica”.

 

Le donne dell’Acquasanta di Francesca Maccani

Francesca Maccani con Le donne dell’Acquasanta, edito da Rizzoli, vincitore del premio Rapallo BPER 2022: un vero romanzo corale che, come lei stessa ha dichiarato, ha in Verga il suo ispiratore: “Molti lettori mi hanno fatto notare che c’è tanto di Verga nel mio romanzo. Questo è sicuramente un onore ma anche un aspetto voluto: una delle mie letture preferite è stata ed è Il Ciclo dei Vinti. Credo che pochi autori come Verga siano riusciti a raccontare gli ultimi e a farlo con grande dignità e assoluta mancanza di pietismo e commiserazione. Questa per me è stata la più grande scuola di scrittura: pensare di raccontare la tragicità di certe vite senza mai mettere il giudizio o scadere nella retorica”.

Vi consiglio la lettura dell’articolo dedicato al libro e l’intervista in cui la stessa autrice racconta com’è nato il libro

 

La figlia del ferro di Paola Cereda 

La figlia del ferro di Paola Cereda è un altro testo in cui la coralità emerge, senza dubbio, attraverso la narrazione di un momento particolare dell nostra storia italiana.

La curiosità per le parole e per le storie da raccontare – dice Paola Cereda – ha sempre fatto parte di me e del mio percorso di crescita. Anche il mio lavoro di psicologa ha a che fare con le storie e l’ascolto. Ho sempre avuto chiara la direzione in cui volevo andare e forte in me la convinzione che dentro le storie ci sia un mondo da scoprire, relazioni che vengono captate, costruite e alimentate. Una storia nasce perché c’è un insieme di persone attorno, una storia ha senso quando viene consegnata e moltiplica le occasioni di incontro. Ecco perché credo così tanto nel potere delle storie”.

Vi consiglio la lettura dell’articolo  “Storie da raccontare e da salvare” e l’intervista.

E, voi, che romanzi corali avete letto e amato?

 

Hai scritto un romanzo corale che vuoi valutare?

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