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Come trovare un editore?

Una delle domande che mi vengono fatte più spesso sia sul gruppo fb writing way-scrittura efficace sulla pagina ma anche attraverso email e messenger è questa: come trovare un editore?

Questo è un problema di tutti quelli che scrivono o quasi. Scrivere è faticoso, impegnativo e quando lo facciamo bene mettiamo tutto il nostro impegno, è logico voler vedere realizzato il frutto di tanto investimento di tempo e di energia: vogliamo pubblicare un libro, il nostro libro, a volte dimenticandoci quanto sia importante curare l’esordio in modo da non bruciarsi in fatto di credibilità.

Il rischio però è capitare dall’editore sbagliato (che poi editore non è) e veder infrante le proprie speranze. Eppure basta comprendere le dinamiche attuali e agire di conseguenza oltre ad una buona dose di attenzione a non accettare proposte che poi si riveleranno poco produttive per non dire dannose.

Anzi, dovrebbe essere proprio il valore del nostro lavoro a non farci accettare compromessi. Oggi però c’è una nuova e più gratificante modalità attraverso cui avviene l’incontro tra autori ed editori.

 

 

Come trovare un editore

Un editore deve credere in una storia e nell’autore, l’editoria non dovrebbe essere mai solo un ragionamento commerciale ma anche e soprattutto culturale. 

Pubblicare un libro senza cadere in trappola

In particolari gli esordienti si domandano come trovare un editore.

Come si può cercare un editore senza incappare in trappole e dover pagare per veder pubblicato il proprio libro? Pubblicare un libro è un desiderio legittimo e per questo richiede attenzione. Dovremmo però farci una serie di domande, non tanto sul desiderio di pubblicare quanto su che cosa ne deriverebbe. La pubblicazione deve aprire nuove prospettive, contatti, incontri. Deve essere una crescita importante. Non va perseguita a qualunque costo. 

Condivido con voi questo video che è una riflessione proprio sul tema pubblicazione. 

 

La testimonianza di Marzia Sicignano

A fine agosto mi trovavo ad Anghiari, in provincia di Arezzo, al Festival dell’Autobiografia dedicato quest’anno alle Scritture d’Amore. 

Tutti i relatori hanno portato grande valore e devo dire che è stata molto interessante la testimonianza di Marzia Sicignano, autrice Mondadori, poco più che ventenne.  

Ha scritto Io e te e il mare e Aria

Marzia non ha mai cercato un editore, è stato l’editore a cercare lei. Come?

Racconta lei stessa di essere stata una ragazza molto introversa, timida, incapace di far sentire la propria voce. Il blog – moderno diario – è diventato il suo rifugio: sul blog scriveva e scrive di sé, dei proprio stati d’animo, della propria vita. Aveva bisogno di parlare e lo faceva in quello spazio. Molte persone hanno iniziato a leggerla, a condividere il suo sentire. Non è stato solo uno scambio tra gruppetti di ragazzi, Marzia ha in poco tempo costruito una community con migliaia di followers.

Così è stata notata dal mondo dell’editoria che oggi è presente sui social network proprio al fine di monitorare autori interessanti. Mondadori  infatti contatta Marzia che ora ha due titoli all’attivo, uno che sarà presto tradotto in Spagna e un terzo in preparazione. 

Dovrebbero fare una riflessione tutti quegli autori che sono restii a lavorare, a portare la propria voce sui social. 

Da considerare che Marzia Sicignano non aveva neppure un libro nel cassetto, solo il suo blog e la scrittura, ancora di salvezza. Così guidata dalla casa editrice e dagli editor pubblica il primo libro e diventa un’altra. Si domanda chi sarebbe stata senza questa possibilità di esprimersi. 

La scrittura come svuotamento e nuova vita 

“Scrivendo – dichiara Marzia- ho tirato fuori quello che non avevo mai detto a voce e poi è come se fosse iniziata un’altra vita. Se non l’avessi fatto sarei scoppiata”

La scrittura che alleggerisce il peso che abbiamo in noi, che addirittura ci dona una nuova vita, ci restituisce rinnovata una diversa persona. 

Per trovare un editore è necessario cambiare approccio

La vicenda di Marzia ma anche di altri come lei è emblematica e mostra come sia cambiato il modo di porsi e presentarsi agli editori. C’è un’altra strada oltre a quella di presentare il proprio lavoro sperando di essere contattati: far sentire la propria voce con autenticità attraverso una comunicazione sui social network che porti valore alle persone, che le interessi e le raccolga in un gruppo. Molti giovani hanno parlato attraverso Marzia Sicignano, si sono sentiti rappresentati e raccontati da lei. La strada è stata tracciata.

Ricordo spesso sul gruppo writing way quanto sia importante per chi scrive avere una buona presenza social che mostri il lavoro che si sta facendo, la preparazione, la capacità di comunicare.

Creare occasioni molte volte è una scelta più gratificante – anche se più faticosa – che attendere risposte.

Certo,  passione e talento sono sempre indispensabili per intraprendere una strada che ci porterà lontano.

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