esercizi di scrittura creativa

Scrittura emozionale? Ma che cosa significa davvero? Sembra una di quelle etichette che vanno tanto di moda e che ritroviamo su molte riviste glamour. Io non amo le etichette, la scrittura muove mondi dentro di noi, ma non posso negare che la scrittura emozionale meriti una propria definizione, un ruolo che rientra, va detto, nel campo più vasto della scrittura di sé, scrittura terapeutica e autobiografica. Consiste nel monitoraggio, nell’ascolto e quindi nella scrittura delle proprie emozioni, educa alla consapevolezza, alla presenza e all’abitudine di essere sempre più vicini a ciò che siamo.

 

Scrivere le emozioni 

Oggi ci riferiamo alle emozioni con facilità, per fortuna. Ma sappiamo quando si inizia a parlare di emozioni? Cioè quando vengono definite in questo modo e da chi? Certo, le emozioni esistono da sempre, sono parte di noi, ma la definizione non è andata di pari passo con la presa di consapevolezza della loro esistenza. C’è un libro molto interessante dal titolo Atlante delle emozioni umane. 156 emozioni che hai provato, che non sai di aver provato, che non proverai mai di Tiffany Watt Smith che analizza la nascita, l’evoluzione e le tipologie delle emozioni.

La storia è lunga e interessante.

Ippocrate inizia a parlare di medicina umorale, mentre gli eremiti del deserto pensavano che la noia fosse una manifestazione paranormale, messa in giro da alcuni demoni malvagi. A un certo punto,  nella scienza del ‘600, si definiscono quattro umori presenti in ogni essere umano:

  • sangue 
  • bile gialla
  • bile nera
  • flemma.

Nel 1800, però, il filosofo Thomas Brown sollevò la questione della necessità di un nuovo vocabolario, ed ecco che nacque il termine emozione, da emotion, movimento. Nel 1872, Darwin scrisse L’espressione delle emozioni nell’uomo e negli animali. E così arriviamo a Freud secondo cui l’emozione non è solo un atto del cervello; grazie a lui sappiamo che le emozioni possono essere represse fino a diventare ossessione e sfociare in un sintomo fisico, visto che risentono dei processi della mente inconscia.

Secondo la psicologia attuale ci sono le emozioni base che sono espresse da tutti gli esseri umani: disgusto, paura, sorpresa, rabbia, felicità, tristezza. Poi, ci si addentra in tutta una serie di declinazioni emotive. Il discorso potrebbe continuare a lungo, ma qui interessa sottolineare che riconoscere le proprie emozioni, e quindi analizzarle scrivendo, è importante per molte ragioni che affrontiamo subito.  

 

Sviluppare coscienza di sé 

In primo luogo, scrivere e prendere coscienza delle emozioni aiuta a sviluppare una maggiore coscienza di sé. Conoscere le proprie emozioni, pensieri e sentimenti può aiutare a capire meglio chi si è e cosa si vuole dalla vita. In questo modo, è più facile identificare gli schemi di pensiero e di comportamento che possono ostacolare il benessere e il successo personale. Se non sappiamo come funzioniamo come facciamo, per esempio, ad affrontare determinati percorsi personali e professionali? Come possiamo relazionarci bene con gli altri? A volte, ci lasciamo vivere, nel senso che non andiamo in profondità, non ci poniamo domande, non indaghiamo noi stessi. Invece, più ci conosciamo, più sapremo gestire il nostro patrimonio emotivo.

 

Gestire lo stress e le difficoltà emotive 

Scrivere le emozioni può essere un modo efficace per gestire lo stress e le difficoltà emotive. Quando entriamo in una fase di stress (e mi riferisco, comunque, a situazioni gestibili, non patologiche) ci sentiamo confusi, non abbiamo la padronanza delle nostre reazioni, non siamo del tutto presenti a noi stessi. La scrittura emozionale può aiutare a liberare le tensioni e le emozioni negative, riducendo l’ansia. Diciamolo, l’ansia è uno dei disturbi più diffusi della nostra epoca. Certo, è stata acuita dalla comunicazione in rete che ci vuole sempre presenti, produttivi e sul pezzo a ogni ora. Sul web, poi, nascono conflitti che possono impattare sulla nostra tranquillità.

Scrivere ci permette di ritrovare immediata calma e quindi di placare il senso di stress da prestazione e di ansia; può anche aiutare a trovare soluzioni ai problemi emotivi, aiutando a sviluppare una maggiore chiarezza di pensiero. Questo spiega perché scrivere è una pratica sempre più utilizzata in psicoterapia. Non solo, sono tanti, per esempio, i coach che portano nei rispettivi ambiti l’utilizzo della scrittura.

 

Sviluppare empatia e comprensione verso gli altri 

La scrittura delle emozioni può aiutare a sviluppare empatia e comprensione nei confronti degli altri. Quando si scrive sulla propria esperienza emotiva, si può sviluppare, nello stesso tempo, la capacità di ascolto delle esperienze altrui. Questo conduce a relazioni più sane e positive e alla capacità di mettersi nei panni degli altri. Uno dei doni della scrittura emozionale è quello di sentirsi parte di un gruppo, di una comunità, dell’umanità: scrivendo di noi ci rendiamo conto quanto ciò che proviamo non è certo unico, anzi, tante persone provano le nostre stesse emozioni, vivono momenti di vita simili ai nostri. La scrittura restituisce sempre un senso di appartenenza che, forse, ci rende anche più saggi.

 

Esplorare la creatività e sviluppare la scrittura 

Infine, la scrittura emozionale può essere un modo per esplorare la creatività e sviluppare abilità di scrittura. Quando scriviamo di emozioni possiamo lasciare libera la nostra parte di immaginazione, di pensiero capace di creare visioni, di provare sensazioni. Andando in profondità, impariamo a descrivere quello che proviamo, cerchiamo e troviamo le parole, le metafore, le modalità espressive per dire come stiamo e anche come potremmo stare. Di certo, migliora la capacità di esprimersi in modo chiaro attraverso la scrittura (ma anche attraverso l’espressione orale), una competenza utile in molte aree della vita personale e professionale. 

 

 

 

 

 

 

Le forme della scrittura emozionale 

Come si esprime la scrittura emozionale? Nel senso, attraverso quali forme espressive si manifesta?

La scrittura emozionale può assumere molte forme, tra cui la poesia, la narrativa, l’autobiografia, il diario. Non esiste un modo giusto o sbagliato per scrivere in modo emotivo, per indagare le proprie emozioni, ma ci sono alcuni suggerimenti che possono aiutare a prendere confidenza con questo tipo di scrittura. 

  1. Scegli un argomento che ti ispiri: la scrittura emozionale deve essere autentica e personale, quindi scegliere un argomento che ti appassiona può aiutarti a trovare maggiore ispirazione per iniziare. 
  2. Indaga la tua interiorità: che cosa senti il bisogno di scrivere? O anche: che cosa hai difficoltà a esprimere, quale nodo senti di voler sciogliere benché appaia impresa molto faticosa? La scrittura emozionale, come scrittura terapeutica, risponde sempre, o dovrebbe rispondere, a un criterio di bisogno che va compreso.
  3. Scrivi liberamente: quando si scrive in modo emotivo, è importante non limitarsi o giudicare troppo le proprie parole. Non è questa la sede per fare analisi della scrittura, per non sentirsi in grado di scrivere perché magari non si possiedono abbastanza nozioni di tipo grammaticale o sintattico. Scrivi ciò che arriva, in modo spontaneo, anche se sembra un po’ confusionario o disorganizzato. Non si tratta di una scrittura che nasce per essere divulgata.
  4. Concentrati sulle sensazioni: cerca di descrivere le tue emozioni e sensazioni in modo dettagliato. Descrivi le tue sensazioni fisiche, come il battito del cuore accelerato o la sensazione di stanchezza, di confusione. Racconta i tuoi pensieri, le ansie, le paure. Parla, scrivendo, delle relazioni e di come di fanno stare, come ti percepisci all’interno di tali rapporti. E scrivi anche della tua gioia e della tua felicità.
  5. Scrivi sempre l’evoluzione delle tue emozioni: come puoi trasformale in utili e positive per te? Ogni scrittura terapeutica dovrebbe sempre concludersi con uno sguardo sul futuro. 

Mi sono resa conto del valore della scrittura emozionale, in particolare, dopo averla portata nei miei corsi e seminari di scrittura terapeutica. C’è stato un evento che ne ha rivelato tutta la potenza: Scrivere a Marrakech. Il viaggio in questa terra, abbinato a un seminario di scrittura emozionale, ha rappresentato, per me e per tante altre persone, un momento davvero importante, indimenticabile, un percorso dentro di sé.

Quella che partirà in ottobre è la terza edizione, e io sono super felice di poterla organizzare. L’evento è a numero chiuso, e già ci sono persone iscritte, per cui, se senti che possa essere utile per te, scopri tutte le informazioni. 

 

LE ISCRIZIONI SONO GIÀ APERTE: SCOPRI TUTTE LE INFORMAZIONI UTILI

 

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