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esercizi di scrittura creativa

Quali sono i migliori libri da leggere di scrittura terapeutica? Si tratta di una domanda che mi sono posta anni fa e che continuo a pormi; mi piace essere sempre aggiornata e poter dare consigli utili alle persone interessate.

La scrittura, come ormai sappiamo con certezza, può essere terapeutica. Certo, non potrà sostituire una vera e propria cura medica (anche se oggi, molti psicoterapeuti indicano la scrittura come strumento integrativo, di supporto agli incontri con lo specialista) tuttavia, quando diventa abitudine di esprimere se stessi, utile ad analizzarsi e ad affrontare i propri dubbi e problemi, assume un ruolo importante nel percorso di guarigione. 

Che cosa intendiamo con guarigione? Da che cosa ci può guarire la scrittura? Da ciò che pesa su di noi, sulla mente e sull’anima. In particolare, sarebbe davvero bello e importante guarire dalla poca attenzione che prestiamo alla nostra storia, all’esistenza che ci è data in dono. 

Ma da dove è iniziata la storia della scrittura terapeutica? E in quali ambiti viene utilizzata? I libri ci possono aiutare a saperne di più. 

 

Libri di scrittura terapeutica da leggere e studiare 

La bibliografia relativa alla scrittura terapeutica è vasta: negli anni la pratica si è consolidata e ha dimostrato la propria efficacia. Il consiglio è di affrontare, come primo passo, gli studi di Pennebaker: alla fine degli anni ’80, si dedicò a studiare la scrittura, dimostrandone l’effetto benefico, non solo sulla mente, ma addirittura sul sistema immunitario dell’essere umano.

James W. Pennebaker è uno psicologo sociale americano, ha indagato il tema della scrittura e più in generale della parola e forma espressiva in relazione alla malattia e alla personalità. Possiamo dire che la sua opera è stata determinante per comprendere l’impatto della scrittura sulla salute.

 

Il potere della scrittura 

 “Il potere della scrittura. Come mettere nero su bianco le proprie emozioni per migliorare l’equilibrio psico-fisico”  è un testo fondamentale per chi vuole avvicinarsi all’argomento: Pennebaker racconta delle ricerche che hanno portato a comprendere l’importanza dello scrivere per affrontare momenti di difficoltà, disturbi da ansia e stress, traumi veri e propri. L’edizione attualmente in commercio narra anche dell’evoluzione degli studi sulla scrittura terapeutica negli ultimi trent’anni, partendo dalle prime scoperte di Pennebaker e tenendo conto del contributo dato alle ricerche dal co-autore Joshua M. Smyth.

 

Scrivi cosa ti dice il cuore 

Dello stesso autore “Scrivi cosa ti dice il cuore. Autoriflessione e crescita personale attraverso la scrittura di sé”  racconta in modo più specifico i casi in cui il silenzio e l’inibizione ci limitano, mentre la scrittura può avere un effetto liberatorio oltre che chiarificatore. L’aspetto ancora più interessante è che questi effetti positivi non agiscono solo a livello mentale, ma possono portare a un beneficio complessivo su mente e corpo del soggetto-scrivente, facendo quindi intravedere come la scrittura davvero possa essere per l’uomo una straordinaria fonte di benessere. 

 

Autobiografia: la lezione di Duccio Demetrio 

Quando parliamo di scrittura terapeutica e dei migliori libri da leggere non possiamo non parlare di un’importante dimensione di questa scrittura e cioè quella autobiografica. Allo stesso modo, è impossibile trattare la scrittura autobiografica senza citare Duccio Demetrio, pedagogista, filosofo e accademico italiano, fondatore, insieme al giornalista Saverio Tutino, della Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari. Duccio Demetrio ha scritto e pubblicato davvero tanto, credo che ormai abbia superato i sessanta titoli. Qui cito alcuni tra i più importanti (a dire il vero, tutti i suoi testi lo sono).

 

Perché amiamo scrivere. Filosofia e miti di una passione 

“Perché amiamo scrivere. Filosofia e miti di una passione”  è un libro in cui l’autore indaga il piacere di scrivere per se stessi risalendo, nella storia, ai momenti in cui l’essere umano ha dimostrato il desiderio di lasciare traccia, esplorare la propria emotività e raccontarsi attraverso la scrittura. 

 

Raccontarsi. L’autobiografia come cura di sé 

“Raccontarsi. L’autobiografia come cura di sé” è incentrato sulla narrazione della propria storia di vita come esercizio di autoanalisi, di memoria personale, ma anche di comprensione di sé. Un esercizio potente di indagine sull’esistenza di ognuno di noi, che ci riconcilia con il nostro vissuto anche negli aspetti più critici e dolorosi.

 

Di che giardino sei? Conoscersi attraverso un simbolo 

Nel percorso di ricerca e studio di Duccio Demetrio la scrittura consapevole è un tema molto esplorato e approfondito; infatti, altri suoi libri sono dedicati ad aspetti specifici dell’argomento, per esempio in questo libro – “Di che giardino sei? Conoscersi attraverso un simbolo”  – l’autore entra nel merito del giardino: luogo dell’anima, classificato per tipologia in più di trenta archetipi legati ognuno alla propria storia e importanza narrativa e mitologica. 

 

Album di famiglia. Scrivere i ricordi di casa 

“Album di famiglia. Scrivere i ricordi di casa” è l’ultima fatica letteraria di Duccio Demetrio: esplora il racconto familiare nelle sue ricche sfaccettature fatte di ambienti, personaggi, modi di dire che lasciano tracce indelebili nel percorso di vita di ciascuno. Demetrio ne aveva già parlato in un altro testo di grande ispirazione e cioè “All’antica. Una maniera di esistere”. Ho avuto la fortuna di intervistarlo proprio riguardo a questo libro, se ti fa piacere puoi ascoltare la video intervista in cui, da vero maestro qual è, passa numerosi contenuti di valore.

I sensi del silenzio: quando la scrittura si fa dimora 

“I sensi del silenzio: quando la scrittura si fa dimora”  è un testo di Demetrio che esplora l’opportunità offerta dal silenzio alla nostra indagine interiore realizzata attraverso la scrittura. Al di fuori del rumore del quotidiano e anche di quello della parola pronunciata, è nel silenzio che troviamo lo spazio migliore per la scrittura, che va a fondo nella nostra anima e ci permette di dipanare i nodi che la stringono, nodi che a volte, nel rumore, non siamo nemmeno in grado di identificare. 

Basta dunque mettersi alla prova, per qualche esperimento con se stessi, come possibili artefici, ideatori, cantori di storie altrui, per scoprire che lo scrivere ci permette di dare un nome alle virtù e ai valori che orientano la nostra vicenda umana.

Duccio Demetrio

da Presentazione di Scrivere per guarire

scrittura creativa

La mia anima è un’orchestra. Scrittura autobiografica e molteplicità dell’io 

Proseguiamo l’esplorazione dei migliori libri da leggere in tema scrittura terapeutica e autobiografica con “La mia anima è un’orchestra. Scrittura autobiografica e molteplicità dell’io”, un libro di Roberto Scanarotti edito da Mimesis nella collana Quaderni di Anghiari.

Roberto Scanarotti è scrittore e giornalista, esperto di scrittura biografica di comunità; il saggio racconta come l’autobiografia possa dare voce alle sfaccettature della personalità rispecchiandone la complessità che tanti autori novecenteschi hanno ben raccontato in letteratura: da Pirandello, a Proust e Pessoa. 

Appunti sulla melodia delle cose 

Non sono molti gli autori di letteratura che hanno affrontato in modo diretto l’argomento della scrittura di sé, in questo senso è da segnalare “Appunti sulla melodia delle cose” di Rainer Maria Rilke, testo che merita una lettura approfondita perché l’autore spiega come la scrittura ci aiuti a sviluppare una sensibilità capace di guardare e leggere il mondo.

Per quanto riguarda la relazione tra scrittura terapeutica e scrittura finalizzata alla narrazione, va detto che la scrittura terapeutica ha un interlocutore principale nel soggetto stesso che scrive e non in un lettore esterno. Poi, a essere onesti, sappiamo bene che qualsiasi scrittura – anche quella terapeutica – parla sempre all’altro, presuppone comunque un ascolto che non si arresta sempre al proprio alter ego. Del tutto vero invece che la scrittura terapeutica segue una regola-non regola di libera espressione mentre la scrittura narrativa o informativa deve rispondere a regole di leggibilità, comprensibilità o estetica espressiva. Per questo va considerato che non è necessario essere scrittori per praticare la scrittura terapeutica né questa forma di scrittura deve essere pensata, almeno in prima istanza, per un lettore. 

  

Pensa scrivi vivi 

“Pensa scrivi vivi. Il potere della scrittura terapeutica” di Sonia Scarpante con la prefazione dello psichiatra Eugenio Borgna. Con la sua personale esperienza di scrittura terapeutica, iniziata a seguito di una malattia, l’autrice è testimone dell’impatto positivo dell’abitudine a scrivere per aiutarsi a guarire. Grazie al contributo di Sonia e alla sua attività, sono nati corsi di scrittura dedicati ai pazienti e ai medici d’ospedale. 

Medicina narrativa. Onorare le storie dei pazienti 

L’ottica del medico è quella che guida il testo “Medicina narrativa. Onorare le storie dei pazienti”  di Rita Charon, medico a sua volta, che ha creato alla Columbia University un corso dedicato proprio alla medicina narrativa. La prospettiva adottata è quella di chi raccoglie le storie dei pazienti. Non solo, si affronta il modo in cui la narrazione può supportare la relazione tra il medico e il malato. La scrittura e la narrazione non sono l’espressione del solo punto di vista del malato ma una parte del processo di cura.

Scrivere per guarire. Manuale di scrittura terapeutica 

Mi fa molto piacere includere in questa lista anche il mio libro “Scrivere per guarire. Manuale di scrittura terapeutica”: contiene una parte teorica ma anche una serie di utili esercizi che possono costituire un punto di partenza nella pratica della scrittura terapeutica e autobiografica. 

Vision. Narra te stesso, scrivi il tuo futuro 

Ho scritto “Vision. Narra te stesso, scrivi il tuo futuro” perché volevo condividere con il maggior numero possibile di persone quale incredibile apporto possa dare, alla nostra esistenza, la scrittura dedicata alla Vision. La scrittura consapevole non ci aiuta solo a rileggere e chiarire il nostro passato dipanandone il filo interiore, ma addirittura può contribuire alla visione del nostro futuro, a trovare il nostro destino e posto nel mondo. 

In conclusione, la scrittura di sé è una pratica consigliabile per i molti benefici che dona; inoltre, è alla portata di tutti. Non resta che partire con un foglio bianco e liberare i pensieri. Potreste iniziare dalle sollecitazioni di uno dei numerosi libri che ho citato. Sono certa che questo elenco si arricchirà nel tempo, anzi mi impegno a integrarlo quando ci saranno nuove interessanti uscite.

VORRESTI INTRAPRENDERE UN PERCORSO DI SCRITTURA TERAPEUTICA? 

BENE, TI INVITO A VISITARE LA PAGINA DEL MIO BLOG DEDICATA

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