fbpx
esercizi di scrittura creativa

Perché servono gli esercizi di scrittura creativa 

La scrittura è talento e ispirazione, certo, ma anche questione di allenamento.

Ecco perché serve mettersi alla prova con esercizi di scrittura creativa. Se vuoi mantenere allenata la voce e sei un cantante, canti; se sei uno sportivo, fai sport; se sei un ballerino, balli, e via così.

 

Ma come puoi allenare, e quindi migliorare, la scrittura creativa?

Prima di tutto occorre costanza: scrivere, se si può, ogni giorno, anche poco ma con frequenza; leggere e studiare le tecniche narrative degli autori che trattano il tuo stesso genere è un’altra forma di allenamento efficace. Attraverso l’analisi approfondita dei testi altrui capirai quali elementi ti colpiscono e quali, invece, vorresti migliorare della tua scrittura.

Quindi, scrivere. Ma scrivere di che cosa? Ci sono pratiche che possono davvero aiutare lo sviluppo dello stile e l’evoluzione dell’espressività? Sì, te ne parlo proprio in questo articolo.

 

Log line: utile per definire trama e gancio emotivo

Ti sarà capitato di leggere un libro e trovarlo troppo lento o peggio confuso, o magari contraddittorio.

Sai quando succede questo?

Quando chi scrive non è abbastanza allenato, non ha ancora la vera padronanza della propria scrittura.

Avere le idee ben chiare sono il primo step di chi sta per intraprendere la stesura di un’opera letteraria.

Prima di tutto, quindi, organizza e definisci la tua idea.

Il cinema fornisce un termine specifico che si può applicare anche alla scrittura: log line o logline. In gergo tecnico s’intende il breve (brevissimo) riassunto di un film o di un libro. Fornisce la sinossi ma anche quello che si chiama il gancio emotivo, l’appeal per conquistare l’interesse di chi legge.

Scrivi una o due frasi – al massimo – che riassumono il fulcro dell’opera che intendi scrivere. Non si tratta di un semplice riassunto in cui vengono elencati i fatti, ma di quell’espressione in grado di comunicare al lettore il contenuto emozionale della storia nel suo complesso.

In breve: essenzialità.

Scrivere le parole necessarie e mantenere un equilibrio che renda lo scritto gradevole e coerente. Nella log line c’è tutto.

La log line è fondamentale anche perché definisce con precisione il target di riferimento e, di conseguenza, il linguaggio che andrai a utilizzare in fase di stesura. Una volta delimitato il campo d’azione avrai una visione solida da sviluppare.

Solo a questo punto potrai muoverti con tutte le tecniche e le ispirazioni necessarie per dare corpo a un vero e proprio testo.

Lo studio della sceneggiatura è di grande aiuto per gli scrittori perché delinea il filo conduttore, la tematica forte della narrazione. A tal proposito, ti consiglio il manuale Save the cat! di Blake Snyde che pone l’attenzione su numerosi aspetti della scrittura tra cui quello di andare a definire il nucleo della storia.

 

Scrittori? Andate a teatro

Prima di entrare nel vivo degli esercizi di scrittura creativa, voglio ricordarti il teatro: per chi scrive, è super importante.

Penso che chi scrive non possa rinunciare al teatro per tutte le cose che può insegnarci. Ti consiglio la visione di un video in cui parlo proprio di questo e ti suggerisco alcuni aspetti del teatro che possono essere davvero d’aiuto, “Copia dal teatro”.

Al di là della trama e dei suoi sviluppi, sono due i momenti fondamentali di una rappresentazione scenica: l’inizio e la fine.

Con la scrittura vale lo stesso principio.

Pensa e scrivi con attenzione la scena d’inizio della tua storia: è un momento magico, come quando si aprono le tende di velluto sul palcoscenico e tu entri in una dimensione immaginaria e coinvolgente.

Seleziona con cura le parole che andranno ad accompagnare il lettore attraverso l’intreccio e conducilo oltre la soglia del tuo mondo. Tante persone aprono un libro, sfogliano le prime pagine e decidono se proseguire oppure o no. Perché l’inizio, ossia l’incipit, aggancia il pubblico creando suggestioni e immagini che stuzzicano la curiosità.

Allo stesso modo è importante la chiusura. Quando arriviamo alle conclusioni, stiamo salutando il pubblico e quello che proverà in questo momento lo porterà o meno via con sé.

Ci sono scritti che terminano in modo brusco, lasciando il lettore inappagato solo perché si crede che la fine non sia meritevole di troppe attenzioni. Oppure, storie senza finale che vengono giustificate: “Eh, ma è una storia aperta…”. Anche le storie aperte hanno un finale, aperto appunto ma un finale ci deve essere sempre.

Domandati sempre se la tua opera sia terminata in modo coerente con lo sviluppo narrativo che hai condotto, quindi chiudi il testo lasciando al lettore un’ultima emozione, un saluto che valga la pena di essere ricordato.

La scrittura, la buona scrittura, per migliorare ha bisogno di tempo e cura. E di tanto esercizio. Prevedi sempre dei momenti di sperimentazione.

scrittura creativa

Esercizi di scrittura creativa utili per te 

Ti propongo alcuni esercizi che ti permetteranno di misurarti con la scrittura creativa e sviluppare la tua capacità di analisi sui testi. Sono esercizi che ho sperimentato sia a livello personale sia con autori che ho seguito nei loro percorsi.

 

L’esercizio “Dei tre libri” 

L’esercizio dei tre libri si articola in una serie di step:

  • Scegli tre libri dalla tua libreria, non importa se li hai già letti. Dovrai selezionarli in base al genere di cui scrivi o di cui vorresti scrivere.
  • Analizza poi la prima pagina, osserva incipit e in particolare la prima frase, la prima parola: si tratta di un verbo? Oppure è un sostantivo?
  • La frase, nel suo complesso, riesce a trasportati fin da subito nella storia oppure ti accompagna lentamente nel percorso attraverso le vicende narrate?
  • Fai una considerazione iniziale, rifletti sulle sensazioni che ti ha suscitato la lettura.
  • Poi valuta il linguaggio. Che stile ha quest’autore? Che termini utilizza? Alcuni testi sono più colloquiali e asciutti, altri si presentano come ricchi di particolari, con una forma più aulica.
  • Ora tocca a te: è il momento di scrivere.
  • Prendi tutti gli appunti che ritieni necessari così da imprimere nella memoria le osservazioni importanti per affinare la tua scrittura.
  • Puoi migliorare qualcosa? Verbi, parole da sostituire, aggettivi poco calzanti o inutili?
  • Alcune parti ti sembrano superflue o talmente lunghe da spezzare il ritmo narrativo?
  • Rivedi le parti evidenziate come più deboli, sottolineando ciò che ritieni efficace ma anche le parti che senti pesanti e reputi non essenziali allo scritto. Parole e concetti ridondanti non sono utili, anzi sviano l’attenzione rendendo la storia noiosa e poco scorrevole.
  • Per concludere l’esercizio, riscrivi una o due pagine (se vuoi anche di più) apportando i miglioramenti derivanti dalla tua analisi, in poche parole, scrivi una versione migliorata di queste pagine, poi confrontala con l’originale.

 È un lavoro di ricerca e scomposizione, vero, ma è solo prendendo i singoli elementi che potrai studiare il testo nel suo insieme. “L’esercizio dei tre libri” ti permette, inoltre, di sviluppare un occhio critico non solo nei confronti della scrittura altrui, ma anche della tua.

 

La scelta del punto di vista e della voce narrante

Il secondo – tra gli esercizi di scrittura creativa – che voglio consigliarti prevede una stesura ex novo di un testo.

Scrivi quindi una pagina o due; magari anche un racconto breve. Scegli pure un argomento che ti piace.

Fai però due prove, o meglio, utilizza due modalità:

  • la prima scrittura falla in terza persona, quindi con un punto di vista esterno,
  • la seconda scrittura (sempre dello stesso testo) prova a condurla in prima persona, questa volta scegliendo la voce narrante del protagonista.

Testare il punto di vista è molto importante perché non esiste una scelta valida per ogni tipo di testo: questa decisione non può essere presa a priori (a parte i casi di certe storie dove emerge in modo prepotente fin da subito quale debba essere il punto di vista da cui narrare e di conseguenza anche la voce narrante).

Domandati quale sia la formula più funzionale per la tua opera e dove guadagni in efficacia. In alcuni casi, prima di arrivare a una risposta definitiva, saranno necessarie diverse prove.

Una volta fatto questo confronto e dopo le valutazioni che riterrai opportune, ti renderai conto di quale sia la voce narrante migliore per il tipo di storia o racconto che hai scritto.

 

La descrizione della realtà 

Con quest’ultimo esercizio che ti voglio suggerire, potrai entrare in una dimensione più complessa della scrittura: la descrizione degli ambienti, interni o esterni, in cui si svolge la vicenda che narri.

La narrazione di un paesaggio è piuttosto articolata perché si lega all’indole dello scrittore e al suo talento. Ci sono autori abili nelle descrizioni, altri che sono invece maestri nei dialoghi: devi trovare tu, attraverso l’esercizio, la modalità che ti rappresenta di più. Ricorda però che l’ambiente spesso ha un ruolo da vero e proprio protagonista in una storia.

 Per ora descrivi un ambiente – interno o esterno, non importa – scegliendo con attenzione il tuo punto di osservazione.

Da che angolazione stai guardando? Dove ti sei collocato?

Non devi stilare una descrizione dettagliata e totale dell’intera scena ma solo degli elementi che riesci a vedere dalla tua prospettiva. In aggiunta, ti consiglio anche di scegliere un tono attraverso cui raccontare quell’ambiente.

Si tratta di un ricordo? Usa parole più evocative, magari impiegando una forma verbale passata o scandendo la narrazione con l’imperfetto, il tempo del ricordo.

Ogni storia ha un tono differente, lavora per trovare quello più adeguato alle tue esigenze.

 

La scrittura creativa non conosce confini: permette di immaginare nuovi mondi, scardinare e infrangere le regole. Ma prima di scegliere soluzioni originali è importante aver studiato bene come padroneggiarle.

Ricorda che scrivere è sì una forma d’arte ma anche un vero e proprio mestiere che si avvale di molta tecnica e in particolare di pratica e tanto allenamento, come ricorda il grande Rodari nella filastrocca de La Volpe e l’Uva.

Questo è quel pergolato
e questa è quell’uva
che la volpe della favola
giudicò poco matura
perché stava troppo in alto.
Fate un salto,
fatene un altro.
Se non ci arrivate
riprovate domattina,
vedrete che ogni giorno
un poco si avvicina
il dolce frutto;
l’allenamento è tutto.

Gli esercizi di scrittura creativa che ti ho indicato possono aiutarti ad apprendere nuove modalità di scrittura, stimolare la tua creatività, ma dovrai poi tu metterci tutto il tuo impegno per produrre testi davvero originali e leggibili.

 

SE INVECE VUOI CHE TI AFFIANCHI IN UN PERCORSO DI MIGLIORAMENTO DELLA SCRITTURA, CONTATTAMI: FAREMO SUBITO UNA PROVA-TEST PER VALUTARE IL TUO LIVELLO PER POI PROCEDERE ATTRAVERSO ESERCIZI E LEZIONI DI SCRITTURA.

POTREMMO INIZIARE CON UN CONFRONTO DI UN PAIO D’ORE E POI DECIDERE CHE COSA SIA MEGLIO PER TE.

VAI ALLA PAGINA DELLE CONSULENZE PER TROVARE IL FORMAT CHE PREFERISCI

 

 

 

foto di Victor Freitas

foto di Darius Bashar

LEGGI ANCHE

Romanzo corale: significato e testi italiani

Romanzo corale: significato e testi italiani

Romanzo corale: qual è il significato di tale definizione? Unione di più voci. Non è proprio così.  Sembra facile, ma il fatto che entrino in gioco più voci o che si racconti una storia comune non bastano a identificare questo genere letterario. Il romanzo corale  si...

Pin It on Pinterest

Share This