
La nascita della scrittura segna il passaggio dalla Protostoria alla Storia
La nascita della scrittura è una storia affascinante e segna il passaggio dalla Protostoria alla Storia.
Per individuare la data e il luogo d’origine della scrittura bisogna intendersi prima di tutto su che cosa riteniamo sia la scrittura. Già perché noi oggi siamo abituati a praticarla nella sua forma codificata e universale, non ci stupiamo più di come sia possibile che dei segni grafici, a cui è stato attribuito un suono e combinati in un certo modo tra loro, formino parole con un dato significato, in grado di essere usate in frasi più o meno elaborate, atte a trasmettere ad altri un’informazione, un’idea, un’emozione o una sensazione astratta.
Noi scriviamo e leggiamo per necessità e passione come se queste siano azioni connaturate all’uomo, sue da sempre.
Non è così. La scrittura è stata una conquista lenta, elaborata, geniale e cruciale per l’umanità, talmente fondamentale da costituire una linea di demarcazione tra la Protostoria, in cui ancora non si scriveva, e la Storia, in cui invece si cominciò a farlo.
Sul dove e quando questo sia avvenuto gli storici sono concordi nel ritenere che le prime forme di scrittura siano comparse all’incirca 5000 anni fa.

La scrittura è stata una conquista lenta, elaborata, geniale e cruciale per l’umanità, talmente fondamentale da costituire una linea di demarcazione tra la Protostoria, in cui ancora non si scriveva, e la Storia, in cui invece si cominciò a farlo.
Scrittura antica: le prime forme di scrittura sono pittografiche
Mesopotamia, Egitto, Cina e America precolombiana (attuale Messico soprattutto) sarebbero le quattro culle in cui si colloca la nascita della scrittura, anche se ciascuna in tempi diversi.
In Mesopotamia l’invenzione della scrittura è attribuibile ai Sumeri e risale al 4000 a.C. circa. In Egitto si attesta intorno al 3200 a.C., in Cina verso il 1200 a.C. e in America centrale all’incirca nel 600 a.C.
La prima forma di scrittura sumera è pittografica, composta cioè da simboli e disegni. Lo scopo per cui nacque fu puramente pratico e commerciale: bisognava intendersi sul genere e sulle quantità di merci da scambiarsi. Si scrivevano, disegnandoli su tavolette di argilla, i prodotti oggetto dello scambio e le loro quantità.
Il calcolo è nato prima della scrittura.
Un esempio di scrittura pittografica è dato dalla Tavoletta di Uruk (città sumera), risalente al 3000-2800 a.C., che fa riferimento alla produzione e vendita di birra.
Era questa una scrittura oggettiva, che poteva essere interpretata da chiunque perché rappresentava la realtà. Ma non consentiva di comunicare altro: non le sfumature di significato, di pensiero e nemmeno i concetti astratti.
Scrittura ideografica
Per poter arrivare a comunicare un’idea fu necessaria un’evoluzione dei segni grafici, una loro stilizzazione e graduale allontanamento dalla rappresentazione del semplice oggetto.
La scrittura passò da pittografica a ideogrammatica: i suoi confini si estesero e le possibilità comunicative aumentarono, ma a scapito dell’immediatezza e della comprensione.
Non tutti erano in grado di capire gli ideogrammi perché per “leggerli” occorreva interpretarli e conoscerne il significato. Solo gli scribi, quelli cioè che dedicavano la loro vita allo studio e all’interpretazione della scrittura, potevano praticarla e decodificarla.
Anche i famosi geroglifici egiziani rientrano nella categoria degli ideogrammi, così come quelli cinesi che si sono mantenuti, evolvendosi nel tempo, fino ai giorni nostri.
La scrittura sumera subisce ulteriori modifiche e diventa cuneiforme, nome questo attribuitole per la prima volta nel 1700 da Thomas Hyde, professore di ebraico e orientalista inglese. Si eseguiva con uno stilo appuntito, impresso sull’argilla in modo da incidere segni spigolosi che ricordano la forma di piccoli chiodi o cunei, da cui la definizione. Ma siamo ancora nell’ambito degli ideogrammi.

Mesopotamia, Egitto, Cina e America precolombiana (attuale Messico soprattutto) sarebbero le quattro culle della scrittura, anche se ciascuna in tempi diversi.
La scrittura fonetica
Bisogna invece aspettare i Fenici (1200 a.C. circa) e i Greci (770-750 a.C. circa) per arrivare alla nascita della scrittura fonetica e alfabetica, in cui a ciascun segno grafico o lettera viene associato un suono. La combinazione delle lettere compone parole, a ciascuna delle quali viene attribuito un significato. In questo modo qualsiasi concetto, concreto o astratto che sia, può essere comunicato e scritto senza limite, a patto che si conoscano le regole sottese alla lingua in questione. Con la scrittura fonetica nasce quindi anche tutto un sistema grammaticale complesso che non è più possibile ignorare.
La lingua italiana deriva da lì, attraverso l’intermediazione del latino, proprio della cultura romana, e ha continuato a evolversi e ad arricchirsi nel corso della storia, fino a noi.
È diventata un bacino straordinario di parole, scrigno di possibilità narrative, tesoro prezioso di chi della lingua non solo si serve, ma la riconosce come strumento comunicativo e identitario potente. Di chi non ha più solo bisogno di rendicontare, ma sente il desiderio impellente di raccontare se stesso e il mondo.
Quando si ha una passione è interessante e bello approfondire e apprendere sempre di più. Ti segnalo il gruppo fb Writing Way Lab.
Chiedi l’ammissione al gruppo e sarai sempre aggiornato su varie tematiche, avrai contenuti esclusivi per gli iscritti ma soprattutto faremo insieme tanti esercizi di scrittura.
Chiedi l’ammissione gratuita al gruppo Writing Way Lab
Il gruppo Writing Way Lab nasce con uno scopo preciso: il confronto nell’ambito della scrittura. Non solo. In questo spazio – che è anche un luogo virtuale, una dimensione – ci dedichiamo alla pratica di ciò che apprendiamo per migliorare ogni giorno. Vuoi essere dei nostri?
Le dirette nel gruppo writing way
Sul gruppo fb writing way potrai seguire dirette dedicate alla scrittura, spesso affronto temi proposti dagli stessi iscritti. Guarda questo breve trailer, ti piacerà.
LEGGI ANCHE

Idee per scrivere un libro: ne abbiamo? Sì, tante
Idee per scrivere un libro: ne abbiamo? Sì, perché sono molto le tecniche e i comportamenti che ci possono aiutare a stimolare le idee utili per iniziare la stesura di un libro

Letteratura ergodica: cos’è e quali libri leggere
Hai sentito parlare di letteratura ergodica? Di certo è uno dei generi letterari più affascinanti perché pone ai lettori una serie di sfide da affrontare, si tratta di partecipare alla storia

Processo creativo: la scrittura e le idee
Il processo creativo che genera le idee è davvero affascinante, ancora di più quando parliamo di scrittura e creatività. Ma sapete come nascono e si sviluppano le idee?

Scrivere una storia che appassioni i lettori
Scrivere una storia appassionante è il desiderio di chi scrive narrativa, vero? Allora, è utile conoscere gli step fondamentali che possono garantire questo risultato

Imparate a scrivere ascoltando le storie e studiando
Imparate a scrivere. Sì, ma come s’impara a scrivere? Ci sono varie strade ma sono molto interessanti quelle che ci consiglia, raccontando la sua esperienza, una grande autrice come Alessandra Carati che è stata ospite della quinta puntata del format “Una storia...

Storie da raccontare e salvare: La figlia del ferro
Le storie da raccontare sono infinite, ma per narrarle bene ci vuole sensibilità e metodo: la scrittrice Paola Cereda ci racconta come lavora alla creazione di una storia
Grazie, dovevo fare una ricerca di Storia della scrittura, e questo sito mi ha aiutata!
Bene, mi fa molto piacere. Grazie
Buonasera. Mi chiamo Corrado de Seneen e sono un perito calligrafo (dovrei dire grafico ma, con i più, di solito si creano incomprensioni) forense, e recentemente ho letto di un pettine in avorio su cui sono stati ritrovati incisi dei segno che sono stati definiti come la più antica forma di scrittura mai rinvenuta. Può dirmi se è così? E se non lo è, qual è la forma di scrittura più datata? E cosa pensa riguardo alle tavolette di Tartaria? La ringrazio fin d’ora e, in attesa del Suo riscontro, La saluto cordialmente. Corrado de Seneen