come-scrivere-un-diario

Molti di noi forse lo tengono da sempre, altri invece si chiedono come si scriva un diario e perché venga spesso consigliato.

È una scrittura di benessere, una pratica che ci aiuta a stare meglio e la sua storia è davvero affascinante.

La storia del diario ha radici remote. Uno dei più antichi è il Diario di Bordo di Cristoforo Colombo che il navigatore tenne dal 3 agosto 1492 al 15 marzo 1493. Di certo si può capire quanto sia stata importante questa cronaca diaristica.

Il diario: significato

Il termine diario deriva dal latino dies, giorno. Si tratta del registro del quotidiano, una scrittura in genere privata, intima. Anche se accanto a fatti privati si finisce poi con l’annotare fatti storici e spaccati sociali.

Possiamo distinguere alcune grandi tipologie di diario: un’opera che non è considerata un genere autobiografico vero e proprio ma che di certo può essere preparatorio alla scrittura autobiografica.

  1. Diario di carattere liberatorio: è il luogo intimo dello sfogo personale, non filtrato. La psicanalisi li definisce “i diari di evacuazione” perché spesso quella che leggiamo è un’intimità convulsa. 
  2. Diario taccuino e promemoria: si scrive nel presente ma diventa un vademecum per il futuro (pensiamo a tanti taccuini di viaggio).
  3. Diario filosofico: come forma per fare chiarezza (le prime pagine de “Il discorso sul metodo” di Cartesio sono di natura diaristica).
  4. I falsi diari: sono i diari che hanno subito nel tempo manipolazioni e alterazioni.

Tenere un diario personale: i benefici

Perché questa pratica di scrittura ci fa star bene?

  1. Permette di dare sfogo alle emozioni: quando ci esprimiamo con autenticità “buttiamo fuori” i nostri sentimenti e impediamo che rimangano stagnanti dentro di noi.
  2. Consente di riflettere sulle situazioni che viviamo: prima di reagire a volte è meglio scrivere e il diario accoglie a caldo le nostre reazioni per poi filtrarle.
  3. Si tratta di una scrittura personale, intima, che ci mette in contatto profondo con noi stessi.
  4. Permette di conservare memoria, una cronologia di giorni e sentimenti che poi potremo riprendere e che potrebbero esserci utili.
  5. Il diario è uno spazio tutto nostro, è come avere – diceva Virgina Woolf – una stanza tutta per sé. Diventa un rifugio.
  6. Ci consente di esplorare noi stessi anche attraverso la rilettura a posteriori delle pagine scritte.
  7. Permette di crearci un’abitudine salutare.
  8. Si tratta di una forma di meditazione.

Scrivere un diario come terapia

La scrittura del diario può essere un’attività di supporto terapeutico. La psicologia, la psicoterapia utilizzano il diario come strumento utile al paziente.

Attraverso il diario la persona comunica sensazioni e pensieri che poi risultano utilizzabili dal medico, dagli operatori. Spesso i diari hanno offerto ispirazioni importanti per comprendere le origini di una patologia. La scrittura stessa del diario è una forma di terapia – sempre da affiancare ad altro, nei casi in cui sia richiesto – perché ci porta ad analizzare la nostra situazione. Scrivendo emergono ricordi, impressioni, momenti vissuti che possono scaldarci il cuore. La scrittura emoziona. 

Ma come si scrive una pagina di diario?

Siamo tutti d’accordo sul fatto che sia una pratica salutare ma come si scrive un diario? Come si inizia? Sono domande legittime e importanti.

Ci sono delle azioni utili che possiamo fare. 

 

Le caratteristiche della pagina di diario

Ecco le caratteristiche principali della pagina di diario:

  • suddivisione giornaliera: pagina con una data, a volte anche il giorno e l’ora
  • formule di saluto
  • in prima persona singolare
  • l’autore è anche il protagonista
  • ordine cronologico
  • ma non ha un filo conduttore (in genere)
  • abbreviazioni
  • uso del presente e del passato prossimo.

Scegliere gli strumenti

Un gesto da compiere è senza dubbio quello di scegliere gli strumenti: quaderno e penna. Il diario va scritto a mano (anche se esiste il diario online, quello che chiamiamo blog). Scegliete oggetti di scrittura che vi piacciano: carte particolari, rilegati in pelle, qualsiasi cosa sia di vostro gusto. Una penna, biro, matita, penna stilografica che consenta una scrittura morbida. 

La data

Il diario è di solito cronologico quindi sulla pagina andrebbe messa la data, che può essere luogo, giorno, mese e anno (Milano, 14 giugno 2019) oppure mese e anno (giugno 2019). Però si può indicare come si preferisce. 

La domanda

Un suggerimento è quello di iniziare con una domanda. Per esempio “come mi sento oggi?” oppure “perché mi sento così?” o ancora “quali sono i fatti e i pensieri importanti di oggi”, “che cosa ho appreso in questa giornata?”

Quando scrivere

In quale momento scrivere? Non c’è un momento giusto. C’è il diario del mattino, che è la scrittura in cui si fanno dei propositi per la giornata, ed è molto importante perché significa mettere un focus ben preciso su quello che faremo. C’è il diario della sera che invece è una sorta di bilancio della giornata trascorsa. Il mio consiglio è che si concluda sempre con un buon pensiero proiettato sul giorno che seguirà. Ogni pagina dovrebbe sempre chiudersi con un pensiero, una parola positiva, di speranza. 

come si scrive una pagina di diario

Sono due anni che non riprendo in mano il diario, e pensavo che non avrei più ripreso questa abitudine infantile.

Ma non è una ragazzata, è dialogare con se stessi, con la parte vera, divina, che vive in ogni uomo.

(Lev Tolstoj)

Diario di viaggio

Nell’epoca greca e latina parliamo di racconti di viaggio ma perché si scriva un vero e proprio reportage dobbiamo arrivare al 1300, quando Marco Polo dettava a Rustichello da Siena il diario del suo viaggio in Cina, Il Milione. I veri e propri diari di viaggio risalgono al 1817 quando i giovani nobili delle famiglie europee sancivano il debutto in società con un viaggio.

Quali sono i motivi che, ancora oggi, spingono molte persone a tenere un diario di viaggio? A dedicare del tempo, dopo aver visto musei e panorami, a scrivere tutto magari anche quando la sera si è molto stanchi? L’esigenza che nulla vada perduto e la passione per quello che si vede e si vive. A tal proposito, il blog è una bellissima opportunità per condividere i diario di viaggio con altre persone.

Voglio condividere con te alcuni tra i più bei diario di viaggio che io abbia mai letto.

Sulla strada di Kerouac: un diario autobiografico scritto nel 1951 che racconta il viaggio in auto di Kerouac attraverso le strade degli Stati Uniti con l’amico Neal Cassady.  

Nelle terre estreme di Jon Krakauer. Il racconto della vita di Christopher McCandless: grazie al diario si è potuta ricostruire la sua vicenda che è diventata anche un film “Into the wind”.

Gli anelli di Saturno di Sebald in cui l’autore racconta un viaggio a piedi attraverso la contea inglese di Suffolk. Un diario tra i più suggestivi è quello di Bruce Chatwin, Patagonia: un viaggio suggestivo in una terra incredibile e sorprendente.

Voglio citare anche, tra i diari di viaggio, Diario d’Irlanda di Boll in cui l’autore racconta il suo viaggio in Irlanda negli anni del secondo dopo guerra. Un testo particolare è il Piccolo trattato sull’immensità del mondo di Tesson, viaggiatore e vagabondo francese.

 

Diario dei sogni

Quanti di noi scrivono un diario dei sogni e perché dovremmo tenerlo?

Molti psicologici lo consigliano perché i sogni sono un bacino di informazioni incredibili come ci ricorda Freud nel suo “L’interpretazione dei sogni”.

I sogni hanno la caratteristica di svanire presto e di essere contaminati dai pensieri. Questo tipo di diario andrebbe tenuto sul comodino in modo da poter scrivere subito al risveglio. Può essere una buona idea anche fare degli schizzi, disegni di quello che sogniamo. Scriviamo quindi ciò che ricordiamo, dove ci trovavamo, con chi, com’era l’ambientazione, come si svolgeva. E che sensazioni ed emozioni emergono. 

Utile datare sempre il diario in modo da sapere sempre a quando risale il sogno. Più scriviamo e più aumenta la nostra capacità di ricordare. 

 

Diario delle parole

Utile annotare le parole che sentiamo, che ci colpiscono, parole che ci vengono in mente, che prendiamo dai libri letti. Operazione molto utile perché ci permette di creare una sorta di archivio delle parole da cui attingere ma, parola dopo parola, si arricchisce anche il nostro lessico personale.

 

diari famosi

Ah, quante cose mi vengono in mente di sera quando sono sola, o durante il giorno quando debbo sopportare certa gente che mi disgusta o che interpreta male tutte le mie intenzioni.

Perciò finisco sempre col ritornare al mio diario, è il mio punto di partenza e il mio punto di arrivo.

(Anna Frank)

Il blog: il diario online

Il blog, oggi, è quello che possiamo chiamare il diario online. 

Come sai, esiste la possibilità di costruire un blog anche a livello gratuito quindi se vuoi sperimentare puoi farlo. Il bello del diario online è la condivisione con gli altri. Non pensare che questo contraddica la natura stessa del diario. Certo, c’è una scrittura che possiamo decidere di conservare intima e privata; però dobbiamo ammettere che è bello condividere dei pensieri, delle esperienze e questo ha un valore enorme.

 

Diari famosi

Il mestiere di vivere: diario 1935-1950 è il famoso diario dello scrittore Cesare Pavese, un autore che ho amato tanto negli anni del liceo. Ogni tanto lo rileggo: lo trovo vero, struggente. In queste pagine Pavese annota i suoi pensieri e le sue sensazioni. Un percorso di scrittura che arriva fino alla sua morte. Possiamo davvero definirlo la sua autobiografia. Fu pubblicato postumo da Einaudi nel 1952 curato da Massimo Mila, Italo Calvino e Natalia Ginzburg.

Il diario di Etty Hillesum scritto  tra il 1941-1943: è il diario della trasformazione. Etty è una giovane donna di Amsterdam, intensa e passionale. Legge e discute di Jung, Rilke. Vive una vita per certi aspetti frivola fino a quando la persecuzione nazista la raggiunge e lei sembra acquisire una nuova forza.

E poi lo confesso: grazie ai miei figli ho amato Il diario di una schiappa. Una serie di libri per ragazzi datata 2007 di tono umoristico, il testo è sempre intervallato da vignette. L’autore è Jeff Kinney, a partire dal 2007. La serie ha avuto un grandissimo successo, superando i 150 milioni di copie vendute in tutto il mondo.

I diari di Keri Smith li vogliamo dimenticare? Nel suo Diario tascabile propone una serie di esercizi creativi che mettono alla prova le abilità del lettore.

Distruggi questo diario (dove vuoi) ci chiede di svolgere una serie di piccoli atti di distruzione creativa: “schizza un po’ di fango”, “spiaccica qualcosa in questa pagina”, “fai ruzzolare il libro giù da una collina”, “trova il modo di indossare questo libro”. Un insolito manuale portatile per uscire dal seminato, per sperimentare “cose che normalmente non prenderesti in considerazione”, per mettere in pratica la libertà.

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Ti piacerebbe intraprendere una scrittura autobiografica e terapeutica? 

Ti consiglio di visionare subito la pagina del mio sito dedicata proprio a questo. Come Writer Coach seguo molte persone nella stesura della loro autobiografia o in percorsi in cui la scrittura diventa una vera e propria forma di autoanalisi. Visita la PAGINA DEL WRITER COACH

 

Ti consiglio anche di iscriversti al gruppo fb Vision-Narra te stesso, scrivi il tuo futuro dedicato proprio a queste tipologie di scrittura.

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